Intanto, dopo un bel po' di giri della Stella fatti sia su una cosiddetta citybike sia su una bici da corsa, mi sono posto due domande:
primo se è possibile sviluppare una bici comoda ed efficiente con la quale percorrere tutta la città senza la solita fatica ed eventuali dolori alla schiena o/e al collo. L’ esperimento portato avanti da un po' di mesi con Fabrizio e Luca arriverà ad una risposta adeguata?
E secondo se è veramente così difficile inserire in modo decisivo il veicolo a propulsione umana nel traffico urbano di oggi. Porterà lo studio di viabilità urbana fatto sull'esempio di Torino con due miei amici a qualche risultato concreto?
“Già oggi buona parte della viabilità urbana può essere organizzata a questo fine con pochi accorgimenti e consentire una efficace organizzazione dei flussi di traffico nel rispetto dell’ambiente e dei tempi.” sostiene Maurizio, che mi accompagna nella avventura della Stella già da un bel po' di anni.
In Olanda erano gli incidenti e la crisi petrolifera che portarono a favorire forme di trasporto meno pericolose e meno dispendiose. Si deve sempre ancora arrivare a tanto?
Nessun commento:
Posta un commento