sabato 28 luglio 2007

IL GIRO DELLA STELLA - LA STAR BY CAR



Le quattro residenze Sabaude Moncalieri, Stupinigi, Rivoli e la Venaria creano intorno alla città di Torino un arco che s’estende dal Sud traverso Ovest fino al Nord. Insieme alla Basilica di Superga formano un gruppo geometrico che consiste in una simmetrica stella a cinque punte: come le quattro residenze volessero rappresentare le punte delle dita e la Basilica l’annesso pollice di una mano che si posa sopra l’intero territorio urbano della ex capitale dei Savoia. Questo disegno si è realizzato in un periodo dalla metà del 1200 fine alla fine del settecento.
Paragonabile a un tesoro archeologico nascosto, questa immagine unica nel suo genere nel mondo, contiene tutte le premesse di una attrazione turistica, sia nel suo complesso sia nei suoi particolari, trattandosi dei luoghi impreziositi di veri e propri gioielli di architettura ed arte.
Seguendo le tracce di questa indicazione misteriosa si affronta un percorso che illustra al turista la ricca storia di Torino, sconosciuta in linea di massima al grande pubblico. Questi luoghi testimoniano l’avvenire di Torino come altrettanto rispecchiano tutte le energie che hanno portato l’ex capitale della Savoia a diventare la prima capitale d’Italia.


SUPERGA



Fu costruita secondo un voto di Amedeo Vittorio II, nipote di Luigi XIV prima della battaglia contro i francesi nel 1706: l’assedio dei francesi durava già un mezzo anno quando all’ultimo momento arrivò il suo cugino principe Eugenio con le truppe imperiali. Insieme si recarono sul colle per vedere la situazione. Di lì individuarono il nemico collocato male fra la Stura e la Dora e studiarono come attaccarlo. Però prima di scendere Vittorio fece nella piccola cappella il voto alla Madonna di costruire una vera chiesa sul colle se avessero vinto la battaglia. Prima di costruirla passarono una decina di anni. Vittorio dovette darsi da fare per riparare i danni subiti dall’estenuante assedio.
Filippo Juvarra realizzò chiesa, convento e le tombe reali a partire del 1715. Il monumento ha posizione scenografica sul crinale della collina, ed è caratterizzato dal predominio visivo sul territorio e dal collegamento prospettico con il castello di Rivoli, lungo l’asse del Stradone di Rivoli, oggi corso Francia, già costruito da Michelangelo Garove dal 1711 al 1712. Nel 1717 abbassarono il colle per creare lo spazio necessario per la Basilica. La stazione dove parte la 'dentiera' si chiama Sassi come la zona ai piedi della salita dove vennero accumulati i materiali, i sassi come le pietre, i mattoni e marmi per la sua costruzione. L’inaugurazione fu nel 1730. Vittorio Amedeo III realizzò il progetto cripta nei sotterranei.

Guida turistica:
- veduta panoramica degli Alpi
- vista sull’asse corso Francia verso Rivoli
- passeggiata intorno al complesso
- visita delle tombe reali, del museo del grande toro e della la cupola

MONCALIERI



Nel 1277 Tommaso III trasformò la fortezza in una residenza ducale. Alla fine del 400’ Jolanda, moglie di Amedeo IX, ordinò l’ampliamento, così il castello assunse l’aspetto di una residenza signorile e divenne una vera villa di delizie. All’inizio del '600 Carlo Emanuele I iniziò la ricostruzione di quella villa di delizie di Moncalieri, che intanto era caduta in rovina, secondo il progetto di Carlo Castellamonte. Suo figlio Vittorio Amedeo I consolidò il lavoro cominciato con l’aiuto di sua moglie, la Madama Reale Cristina di Francia, sorella di Luigi XIII. Modificarono e portarono abbellimenti, realizzando giardini, fontane e ampliando il parco.
Vi lavorarono Amedeo Castellamonte, il figlio Carlo, Andrea Costaguta e Carlo Morello. A metà del '600 Carlo Emanuele II, cugino di Luigi XIV, completò i lavori iniziati da suo nonno. Fece stampare in Olanda il "Theatrum Sabaudiae" per dimostrare a tutte le corti d’Europa le splendide ville e piazze degli Stati Sabaudi. Vittorio Amedeo III portò gli abbellimenti fino all’apice.

Guida turistica:
- gli appartamenti reali

STUPINIGI
Fu iniziato dal Juvarra nel 1729, su incarico di Amedeo Vittorio II, con la costruzione di una palazzina di caccia, per sostituire come sede reale il castello di Venaria. Quando Juvarra morì nel 1736 il concetto per il castello era realizzato. Il legame diretto con la città è sottolineato da un lungo viale alberato, asse portante dell’intera composizione costituita dal sistema di cortile d’onore, palazzina, giardino e parco.
Nel 1737 Carlo Emanuele III ordinò l’ampliamento del complesso come sede residenziale e impiegò il nuovo architetto della corte Benedetto Alfieri. I lavori furono finiti nel 1789.

Guida turistica:
- museo dell’arredamento e ammobiliamento
- passeggiata nel parco

RIVOLI



Nel 1247 il castello medievale divenne residenza. Nella seconda metà del '500 Emanuele Filiberto adattò i resti dell’antico castello medievale allo standard di una vera residenza Sabauda. Carlo Emanuele I nacque a Rivoli e all’inizio del '600 vi fece costruire un grande complesso con residenza e pinacoteca che si vede ancora oggi. Il progetto fu di Ascanio Vitozzi e lo realizzò Carlo Castellamonte.
Vittorio Amedeo II promosse la trasformazione in reggia extraurbana, sul modello delle grandi residenze europee, affidando i lavori a Michelangelo Garove, che collegò il castello a Torino col nuovo Stradone di Rivoli. Filippo Juvarra riprese e amplificò il progetto garoviano inserendo il castello in un disegno territoriale focalizzato sulla prospettiva visuale della Basilica di Superga. Il progetto rimane realizzato solo in parte ed è testimoniato dal modello ligneo e diverse tele. Vittorio Amedeo III volle finire i lavori cominciati dal Juvarra.

Guida turistica:
- museo d’arte contemporanea
- veduta sull’asse del corso Francia verso Superga


LA VENARIA



Alla metà del 600 Carlo Emanuele II decise di edificare una nuova residenza "di piacere e di caccia" per la corte: così nacque la Reggia di Venaria dal progetto di Andrea Castellamonte. La costruzione si articola lungo un asse principale che collega il borgo, la Reggia di Diana, il giardino e il parco.
Dopo le distruzioni francesi del 1693, il complesso fu riprogettato da Michelangelo Garove dal 1700 al 1713. Filippo Juvarra ampliò l’architettura secondo la magnificenza del Settecento europeo, fini dal 1716 la Grande Galleria, realizzò la Cappella di Sant’Umberto, la Citroniera e la Grande Scuderia dal 1721 al 1724. Suo figlio Amedeo Vittorio II e il nipote Carlo Emanuele III completarono l’opera secondo i progetti di Juvarra, Alfieri e Piacenza.

Guida turistica:
- il giardino delle meraviglie
- la galleria di Diana
- la cappella di Umberto
- lavori a corte

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