Dopo un altro paio di giri sono arrivato a questo percorso. La tratta blu è decisamente la più difficile, ma il resto del giro è praticamente pianeggiante tranne le due piccole salite su Rivoli e Moncalieri.
Su questo più impegnativo tratto ci si trova a parte di Via Pio VII, Via Passo Buole e un breve tratto di Corso Casale praticamente in tutti i tipi di paesaggi verdi, Incluso il giardino botanico nel Parco Valentino. Come edificazioni importanti s’incontra il mausoleo della Bela Rosin, ristrutturata come biblioteca, lo storico centro sociale El Paso, poi i vari monumenti dell’Italia 61 come il Palazzo Vela recentemente ristrutturato, il Palazzo del Lavoro di Pier Luigi Nervi e gli avanzi della monorotaia, poi il Borgo Medioevale, il Castello Valentino, i Murazzi e la Gran Madre. Il dislivello da fiume alla Basilica di Superga è di circa 440 metri.
Su questo più impegnativo tratto ci si trova a parte di Via Pio VII, Via Passo Buole e un breve tratto di Corso Casale praticamente in tutti i tipi di paesaggi verdi, Incluso il giardino botanico nel Parco Valentino. Come edificazioni importanti s’incontra il mausoleo della Bela Rosin, ristrutturata come biblioteca, lo storico centro sociale El Paso, poi i vari monumenti dell’Italia 61 come il Palazzo Vela recentemente ristrutturato, il Palazzo del Lavoro di Pier Luigi Nervi e gli avanzi della monorotaia, poi il Borgo Medioevale, il Castello Valentino, i Murazzi e la Gran Madre. Il dislivello da fiume alla Basilica di Superga è di circa 440 metri.
In picchiata e con un falso piano di 17 km in cui si superano 170 metri di dislivello, si continua sulla tratta verde. Da Corso Belgio quasi fino all’arrivo si passa in un ambiente urbano. Per un bel po’ ci si può ammirare la Mole Antonelliana. Dopo aver passato il mercato di Porta Palazzo si passa in Corso Principe Eugenio dal centro sociale Prinz Eugen. La Spina si traversa al cantiere della stazione di Porta Susa. Si passa dal palazzo del gruppo di architetti BBPR e dal quartiere di stile liberty. Seguono la Tesoriera e i capannoni dell’Alenia. Dopo il cavalcavia della Torino - Lione il Castello di Rivolo è definitivamente in vista.
Sulla tratta gialla è abbastanza difficile da individuare la Strade del Portone. Si trova prima del secondo cavalcavia del Corso Allamano, l’indicazione è “Interporto CAAT”. Dopo di che tutto fila liscio in un rettilineo fino alla Via Pio VII, passando ai stabilimenti industriali e commerciali e due cascine reali in mezzo ai campi. Poi ci s’incontra con la tratta blu nel parco Colonetti e lungo il Sangone e il Po si arriva dopo una breve salita al Castello di Moncalieri.
Con la tratta rossa si traversa il centro, Via Roma, Piazza San Carlo, Piazza Castello e si passa dal duomo o dai giardini Reali per infilarsi lungo la Dora. Dopo un rettilineo particolare di Via Stradella, una specie di passerella, la Via Lanzo porta definitivamente in periferia e poi alla Reggia di Venaria.
Sulla tratta turchese si vede il cantiere dello Stadio degli Alpi. In Via Pianezza un monumento ricorda il glorioso 1706. Si passa dal Palazzo di Giustizia e si continua sulla Spina. Si vedono lo Stadio Olimpico e il Palasport Olimpico di Isosaki. Si affiancano gli stabilimenti della Fiat incluso la sede principale in Corso Giovanni Agnelli. La Palazzina di Stupinigi non è più lontano.
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