Come
mai?
Non
me ne capacito!
C’è
da chiedersi come mai un progetto legato
in esclusiva a Torino così rappresentante,
significante e autentico come nessun altro sia praticamente del
tutto sconosciuto e soprattutto non accettato.
Un
progetto
basato sulle sue
fondamenta e
le
sue radici che
indica
chiaramente le sue cinque
aorte
principali, insomma
una fotografia del suo DNA. E
non
sarà un caso che i cinque luoghi segnalati
per
di più creano un pentagono simmetrico che sembra una rosa dei venti
leggermente inclinata
verso ovest.
Ho
individuato
questo
disegno il 29.6.1993 e dopo
nove mesi l’ho
presentato il 23.3.1994 in
Piazza Corpus Domini.
Sento
una forte resistenza se
non
addirittura
il
famigerato mobbing.
Questa
città dorme su un gioiello unico al mondo ignara del suo valore.
Doveva
essere un indigeno a
scoprirlo?
Sono
uno straniero di provenienza austriaca con origini prussiani e
due cittadinanze che
non sono caratteristiche vantaggiose:
all’epoca del mio arrivo nel 1988 un mio amico mi nascondeva dal suo nonno e recentemente un giovane (!) mi chiedeva se mi dispiace che abita vicino Corso Montegrappa (?).
all’epoca del mio arrivo nel 1988 un mio amico mi nascondeva dal suo nonno e recentemente un giovane (!) mi chiedeva se mi dispiace che abita vicino Corso Montegrappa (?).
Sono
venuto per un motivo familiare e niente
altro. Sono
di natura
curioso, controcorrente e
disobbediente/allergico all'imperativo.
Quindi
una persona difficile ed è probabilmente un eufemismo. L’altro
giorno me lo diceva pure la mia amata figlia: ”Ma papà, sei
difficile!” - “No, chicca mia, è il progetto che è difficile”
mi
veniva
di rispondere. Ci
vorrà
una persona facile?
In
ogni caso, difficile o facile che sia,
Surilà
ha
tutto il potenziale di valorizzare una Torino agonizzante e portarla
ai fasti proprio come all’epoca l’artefice della Stella Vittorio
Amedeo II è stato promosso re portando Torino al tavolo dei potenti
d’Europa.
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