domenica 1 settembre 2024

 i rfagazzi vogliono saperne di più: posso provarla?






















sabato 26 dicembre 2020

Paganini Capriccio 24

   


    C’era una volta un architetto viennese, che pedalando per le strade di Torino, si appassionò alla musica di un giovane chitarrista Jazz torinese. Gabriele era il suo nome, si esibiva ogni sabato e ogni domenica per le strade della sua Torino, accompagnato dalla ritmica del fratello Michelangelo.
    Ogni qualvolta potesse, l’architetto compariva con la sua ultima creazione mobile, una specie di pedalò visto la postura eretta e comoda grazie a uno schienale morbido - e così galleggiando anziché sulle acque sulle strade - ribattezzato dallo stesso con il nome di Turinstar, richiamando il disegno pentagonale che questa stessa città assume con quattro castelli Savoia e la Basilica di Superga. Dopo una di queste performance rock virtuose i gemelli facevano un giretto di prova in via Roma.

    Da qualche tempo l’architetto sognava la sua Turinstar con delle ruote più piccole per abbassare il baricentro, così da raggiungere più stabilità, e quindi anche più sicurezza. "Potrebbe essere un modello più alla mano , più seducente" diceva l'architetto…
    Nel frattempo Gabriele, innamoratosi del progetto, iniziò a pedalare una Turinstar in versione ridotta inizialmente pensata per la sua consorte Marta. Così l’architetto gli propose di usare il modello più grande e gli chiese quale nome fosse più adatto a fianco della scritta Turinstar: "Gabriele o Paganini?" chiese l'architetto. La sua scelta fu spontanea. E l’architetto ne rimase estasiato.
    Da parecchio tempo aveva in mente di cambiarne il nome. Voleva uscire dai confini di quella Torino, città stupenda, ma oramai gelosa e consumata. Dato che l’architetto era finalmente riuscito a produrre un prototipo con delle ruote in formato medio (24 pollici), nacque il modello Paganini Capriccio 24, e visse per sempre fra i cieli di Torino, galleggiando e sorvolando l'intero mondo.

martedì 18 febbraio 2020






Come mai? Non me ne capacito!

C’è da chiedersi come mai un progetto legato in esclusiva a Torino così rappresentante, significante e autentico come nessun altro sia praticamente del tutto sconosciuto e soprattutto non accettato.
Un progetto basato sulle sue fondamenta e le sue radici che indica chiaramente le sue cinque aorte principali, insomma una fotografia del suo DNA. E non sarà un caso che i cinque luoghi segnalati per di più creano un pentagono simmetrico che sembra una rosa dei venti leggermente inclinata verso ovest.
Ho individuato questo disegno il 29.6.1993 e dopo nove mesi l’ho presentato il 23.3.1994 in Piazza Corpus Domini.

Sento una forte resistenza se non addirittura il famigerato mobbing.
Questa città dorme su un gioiello unico al mondo ignara del suo valore.
Doveva essere un indigeno a scoprirlo?

Sono uno straniero di provenienza austriaca con origini prussiani e due cittadinanze che non sono caratteristiche vantaggiose: 
all’epoca del mio arrivo nel 1988 un mio amico mi nascondeva dal suo nonno e recentemente un giovane (!) mi chiedeva se mi dispiace che abita vicino Corso Montegrappa (?).

Sono venuto per un motivo familiare e niente altro. Sono di natura curioso, controcorrente e disobbediente/allergico all'imperativo. Quindi una persona difficile ed è probabilmente un eufemismo. L’altro giorno me lo diceva pure la mia amata figlia: ”Ma papà, sei difficile!” - “No, chicca mia, è il progetto che è difficile” mi veniva di rispondere. Ci vorrà una persona facile?

In ogni caso, difficile o facile che sia,
Surilà ha tutto il potenziale di valorizzare una Torino agonizzante e portarla ai fasti proprio come all’epoca l’artefice della Stella Vittorio Amedeo II è stato promosso re portando Torino al tavolo dei potenti d’Europa.

domenica 16 febbraio 2020



Cara/o Surilaista,

ci vorrà un primo incontro  per valutare la situazione di Surilà e pianificare il 
prossimo passo.


Dato che la grande parte dei Surilaisti abita o lavora in o intorno di St. Giulia  sarebbe ragionevole di trovare una location Giuliana.

Per ipotesi informo che l’enoteca Botz e il cocktailbar Noor (tutte e due in via St.Giulia 48) sono situati nel palazzo dove dopo la consultazione nel mio studio, sede di Surilà al secondo piano, si potrà assecondare all'improvvisazione musicale elettrica abbinata alla performance di Surilà.

Il Surilaismo è una versione metropolitana del “Son et Lumiere” grazie alla evoluzione technologica. Saranno i raggi laser di portata chilometrica, i cosidetti outdoorbeam, e la chitarra elettrica la base di Surilà. Il wireless rende possibile un preciso collegamento fra gli outdoorbeam e l’esecuzione acustica.


Secondo la risposta riguardo location, giorno ed orario trasferirò in tempo reale la decisione. In attesa di una proposta,
Peter









venerdì 24 gennaio 2020

Finalmente dopo più di un anno ci sono delle novità e questa volta torno back to the roots. La Turinstar piace sempre ancora aspettando che arrivi il suo momento. Intanto torno all'inizo della mia avventura, cioè alla Stella di Torino versione Laserstar. Un preventivo aggiornato e conveniente per due laser sicuramente è degno di considerazione, percui cari follower scrivo una lettera a tutti voi:

Caro amico/a,

con piacere posso presentarti Surilà.
Surilà vuol dire Superga Rivoli laser ed è un’associazione fondata a Torino il 7 gennaio 2020 dai signori Cesare Trovato, Mario Aprà e me stesso. Il suo primo obiettivo è far conoscere il progetto laser costruito sulla “Stella di Torino”.

In seguito ad una analisi del piano regolatore di Torino avevo individuato con grande sorpresa il 29.6.1993 un pentagono disegnato lungo la circonferenza di Torino dai castelli di Stupinigi, Moncalieri, Rivoli, Venaria e della Basilica di Superga. L’ho chiamato “La Stella di Torino”.Confermata la tecnologia laser capace di disegnare nel cielo ciò che non si vede in terra mi sono promesso di far vedere a tutti i Torinesi questo loro maestoso gioiello unico al mondo nel suo genere. Un tesoro più che degno una registrazione nel catalogo Unescopotrà venire a luce e diventare finalmente patrimonio di tutti i Torinesi.
Se anche tu un giorno vuoi vedere nel cielo ciò che non puoi vedere in terra puoi contribuire con la tua energia preziosa per la conquista di questo tesoro sotterrato ormai da 290 anni. Aggiungo ancora alcuni appunti perché Surilà potrebbe essere nel tuo interesse:

Surilà è l’inizio di un progetto che ha tutto il potenziale di cambiare il destino di Torino:


- per primo il progetto si basa su una planimetria di Torino dell’anno 1730 manifestando l’inizio dell’ascesa politica di Torino nello scenario europeo.La riflessione sui valori storici di Torino fa bene alla consapevolezza, all’autostima e all’anima torinese.


secondo la realizzazione necessita la tecnologia digitale del pilotaggio remoto.Questa applicazione corrisponde alle ambizioni dell’amministrazione locale di incentivare la tecnologia digitale nella mobilità.


- Grazie alla dimensione di una scultura urbanistica telecomandata che si misura in chilometri Torino raggiunge visibilità e un’immagine d’avanguardia.Una istallazione laser che espande i suoi raggi su 190 km2 sopra una intera città in modo da coprirla con un tetto piramidale significa un primato mondiale che apre per Torino diverse nuove porte e rende giustizia alla sua originale vocazione da capitale.


- Surilà cerca sostegno per la realizzazione di una prova dell’applicazione di 2 raggi laser visto che c’è un preventivo attuale molto economico.Già la prova stessa basandosi su una parte del disegno storico potrà escogitare abbinamenti fra raggi laser, droni e musica, innescando una sperimentazione tecnologica in maniera artistica che si estende su un campo di una ventina di chilometri. Chi ambisce a un colpo di marketing avrà tutte le possibilità di crearsi attenzione.


- Surilà cerca partecipazione, adesione e sostegno, ma cerca anche di condividere il risultato.
Certamente mi farebbe grande piacere poterti dare il benvenuto a Surilà! Intanto rimango con un caro saluto!


                                                Peter


ps: negli allegati trovi per l’iscrizione all’associazione il modulo da compilare, firmare e da rinviarel’atto costitutivo , lo statuto e due planimetrie della città di Torino del 1730

Ecco la domanda di adesione a Surilà, associazione appositamente fondata per l'impresona. Aggiungo una specie di sintesi con qualche immagine e testo: